La raccolta delle olive della campagna olearia 2017/2018 in Puglia sta per iniziare e già da ora è possibile fare delle stime sulla qualità e quantità di olive. La raccolta solitamente inizia dalla metà di ottobre e prosegue fino a quando l’ultimo frutto sarà ancora sull’albero, solitamente tra gli inizi di dicembre e l’inizio di gennaio. Per avere un prodotto di qualità è essenziale che le olive siano molite subito dopo la raccolta. La Puglia, dopo un periodo di difficoltà dovuto alla Xylella, sembra sia in grado di ritornare ai vecchi livelli di produzione, senza perdere in qualità, da sempre elemento che contraddistingue l’olio di oliva pugliese, che ha ottenuto il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta), mentre gli ulivi del Salento sono stati dichiarati “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO.Al via l’olivagione 2017/2018
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TogglePrevisioni olivagione 2017/2018
In Puglia riparte la raccolta delle olive per quantità e soprattutto qualità dell’olio prodotto: un giusto premio per i produttori e un’esperienza sensoriale unica per chi acquista olio extravergine di olive.
Secondo le previsioni dell’ONAOO (Organizzazione nazionale assaggiatori olio di oliva) in Italia la prossima campagna olearia potrà contare su 80.000 tonnellate in più di olive rispetto alla precedente olivagione, a differenza della Spagna che, invece, a causa della siccità perderà circa 100.000 tonnellate di raccolta. Il dato rilevante è che dell’intera produzione italiana le olive pugliesi rappresenteranno il 40-50% del raccolto, segnando così il primato della regione Puglia nell’olivagione 2017/2018. Non cambiano i dati di ISTAT e Coldiretti che sottolineano come ci sia un calo di produzione nazionale a causa della siccità che ha colpito alcune regioni, come Lazio e Umbria, a cui fa però da contropartita un previsione di export maggiore per il Salento, al punto che si prevede un record di richieste che porterà l’olio pugliese ad essere il terzo prodotto della Regione più esportato in Europa e all’estero. La Coldiretti però non nega il timore che alcuni, forti dell’aumento delle esportazioni, possano provare ad adulterare l’olio, proprio per questo nell’acquisto è fortemente consigliato rivolgersi direttamente al produttore o in frantoio per evitare rischi.
Chi si occupa di vendita diretta di olio ci mette la faccia, vuole fidelizzare i clienti, proprio per questo offre prodotti di qualità, frutto di passione, dedizione, impegno costante.
La qualità dell’olio di oliva del Salento
Le buone notizie non finiscono qui perché la Puglia si colloca al primo posto non solo per la quantità di olive prodotte, ma anche per la qualità dell’olio che ben si presta a diversi tipi di preparazione. A dare la conferma di ciò è Gaetano Bonasia, agronomo del CNO (Consorzio Nazionale Olivicoltori), che sottolinea come questa potrebbe essere un’annata eccezionale visto che la Puglia non ha avuto il problema della mosca. Particolarmente importante sarà la produzione del Salento, caratterizzato da un microclima ottimale per conferire all’olio di oliva proprietà organolettiche uniche.
Il Salento con la sua brezza marina e i terreni rocciosi, particolarmente ricchi di sali minerali, offre agli amanti dei prodotti di qualità un olio non semplicemente dal gusto particolare, amabile, in grado di caratterizzare ogni piatto, ma un olio che ha notevoli proprietà organolettiche, ricco di polifenoli e quindi in grado di mantenere nel tempo le sue proprietà organolettiche senza bisogno di aggiungere conservanti. Si ottiene così un prodotto sano, ricco di antiossidanti, che riesce dare sapore e vivacità a qualunque piatto, senza compromettere la salute, come invece fanno altre tipologie di condimento meno pregiate.
Le varietà del Salento per l’olivagione 2017/2018
Il Salento ha anche un’altra caratteristica positiva, infatti, il suo microclima permette di coltivare in modo proficuo diverse tipologie di olive, che a loro volta offrono diverse tipologie di olio, adatte ai palati più esigenti e a chi vuole condire/preparare ogni piatto con il suo olio ideale.
L’olivagione del Salento prevalente è rappresentata dalla Cellina di Nardò, l’Ogliarola e la varietà Leccino.
La Cellina di Nardò ha una resa bassa e può essere utilizzata sia per realizzare oli con una sola varietà di oliva, sia oli multivarietali. L’olio che si ottiene ha un sapore intenso, a tratti amarognolo e pungente, un profilo di frutti rossi di bosco ed è perfetto per chi ama i sapori decisi e rende sublimi zuppe di verdure, legumi, cereali, insalate.
L’Ogliarola offre un prodotto altrettanto pregiato, l’olio ricavato è perfetto per chi vuole un gusto più delicato amabile ma comunque in grado di dare sensazioni piacevoli in bocca. Ha sentori di mandorla, alloro, fiori di gelsomino, prezzemolo. Anche in questo caso usato a crudo dona il massimo delle percezioni sensoriali. L’olio ricavato dall’olivagione della varietà Ogliarola salentina ha una bassa acidità ed è ricco di polifenoli, proprio per questo, se ben conservato, è in grado di mantenere le sue qualità organolettiche anche oltre i 18 mesi.
Per valutare le esperienze sensoriali che possono offrire i diversi oli prodotti con le olive del Salento, e in particolare con l’olivagione del 2017/2018, è possibile già prenotare l’Olio Santa Lucia e l’Olio Boschino dell’azienda olearia Schirinzi.
In questo modo e provando entrambi i due oli extravergini multivarietali si otterrà il massimo del piacere nella degustazione, proprio come se si fosse in frantoio.
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