Quando andiamo al supermercato di solito ci troviamo di fronte a scaffali con olio e qui tante bottiglie, alcune con la dicitura olio extravergine di oliva, altre semplicemente con la dicitura olio di oliva. Non è solo un problema di etichettatura, ora capiremo le differenze tra un olio EVO di Frantoio e un olio di oliva industriale.
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ToggleCos’è l’olio EVO di Frantoio
La dicitura olio EVO di frantoio sta ad indicare Olio Extra-Vergine di Oliva, ma cosa vuol dire esattamente? Viene identificato come tale un olio che proviene esclusivamente da frangitura della materia prima, quindi il prodotto del solo processo meccanico che porta all’estrazione dell’olio dal frutto, ecco perché si dice “di Frantoio” in quanto indica un prodotto che non è stato in alcun modo alterato da un punto di vista chimico.
I metodi possono essere diversi, cioè può essere estratto in frantoi tradizionali a pietra, oppure in impianti moderni a ciclo continuo in grado di coniugare estrazione a freddo e un prodotto di qualità elevata con pochi residui di lavorazione che comunque non ne inficiano la qualità.
In questo caso si parla anche di un olio Evo di Frantoio proprio perché non viene in alcun modo trattato chimicamente o modificato, semplicemente si conserva in silos in acciaio inox per poi passare all’imbottigliamento, senza aggiunta di nulla.
Come si ricava un olio EVO di Frantoio
Produrre un olio evo di elevata qualità richiede molta cura e soprattutto la voglia del produttore di offrire un alimento sano, genuino e quindi di fidelizzare il cliente. Per avere un olio Evo di Frantoio è necessario che il metodo di estrazione sia a freddo, cioè a una temperatura non superiore a 27°C. Un prodotto quindi di elevata qualità perché mantiene tutte le sue caratteristiche organolettiche e i valori nutrizionali tra cui in particolare la vitamina E, importante antiossidante. La normativa però ha anche un’altra forma di tutela, infatti, per poter applicare l’etichetta di olio EVO di Frantoio è necessario che l’acidità sia non superiore a 0,8% per 100 grammi. Possono esservi oli che pur non essendo stati addizionati, hanno un’acidità elevata, questo può essere dovuto o a una cattiva conservazione, ad esempio l’olio rancido ha un’acidità elevata. L’acidità può derivare anche da altri fattori come nel caso in cui tra la raccolta e la molitura sia passato troppo tempo. Solitamente si può avere un olio con acidità elevata anche nel caso in cui le olive abbiano sofferto ad esempio a causa di malattie. Deve però essere sottolineato che l’acidità di un olio non sempre si percepisce all’assaggio o al naso, questo avviene solo in casi eclatanti, ad esempio con l’olio rancido, negli altri casi solo un’analisi chimica dell’olio porta a rilevare l’esatto grado di acidità.
L’olio di oliva industriale
L’olio di oliva industriale, a differenza dell’olio EVO di Frantoio, non è soggetto tutte queste regole. L’acidità consentita in questo caso è dell’1%. La differenza però non finisce qui perché cambia anche la sua composizione, infatti è formato da una miscela che contiene olio di oliva vergine di frantoio e olio di oliva raffinato, cioè quest’ultimo olio lampante sottoposto ad un processo chimico-fisico che prevede anche addizionanti e volto ad eliminare i difetti dell’olio, cioè un cattivo sapore, un cattivo odore, a modificare il colore ed eliminare l’acidità. Ecco perché solitamente si tratta di un prodotto di bassa qualità venduto ovviamente ad un prezzo inferiore.
Trattandosi di un procedimento chimico che la legge consente, non è dannoso per la salute, o almeno è poco dannoso, ma di certo non vi è il sapore, l’odore e le proprietà nutrizionali che caratterizzano l’olio EVO di Frantoio e che hanno consentito a questo alimento di essere considerato nutraceutico, cioè in grado di nutrire e curare.
Dove trovare l’olio EVO di Frantoio
Per avere la certezza di comprare olio Evo di Frantoio è importante leggere bene le etichette al supermercato, ma anche questo potrebbe non bastare perché un prodotto di qualità esposto a calore e luce, come le bottiglie del supermercato, perde comunque parte delle sue proprietà. Ecco perché il suggerimento è di accorciare la catena tra produttore e consumatore e quindi comprare direttamente dal produttore.
Questo è possibile presso l’Azienda Olearia Schirinzi che vende olio EVO di Frantoio direttamente in sede. Qui durante il periodo della raccolta e della spremitura è possibile comprare olio appena prodotto e partecipare a visite guidate in azienda. Per il resto dell’anno è possibile comprare l’olio presso i punti vendita dell’azienda oppure online, in questo modo l’olio Evo di Frantoio arriva direttamente a casa.
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